DELL’ELVETICO È TEMPO DI … CANTIERI!
Basta un pizzico di lievito per far lievitare tutto l’impasto… e il lievito è l’unico ingrediente vivo e, poiché è vivo, ha la forza di influenzare, condizionare e trasformare l’intera pasta e lavora nel silenzio, senza clamore, dall’interno.
Così avviene per il Bene che alberga nel cuore dei Giovani e delle Giovani di tutto il mondo.
Sta ai genitori, agli educatori e agli insegnanti cui sono affidate queste vite “in costruzione” saper cogliere sapientemente questo movimento silenzioso e sostenerli lungo il cammino che porta alla scoperta del Bene che possono essere e fare per gli altri.
L’immagine del lievito, mutuata dal vangelo di Luca (Lc 13, 20-21) accompagna l’iniziativa dei “Cantieri dello Spirito” che anche quest’anno (27 marzo ÷ 3 aprile) coinvolgerà le liceali e i liceali dell’Elvetico.
Liceali protagonisti anche nella scelta delle tematiche, nella ricerca degli ospiti e nel preparare gli incontri che coinvolgeranno le classi terze e quarte.
Proposte diversificate per poter rispondere in modo adeguato alle esigenze di tutti gli studenti e le studentesse dell’Istituto Elvetico.
Per le prime liceo. Lunedì 27 e martedì 28 marzo Anima Giovane, associazionenata nel 2004 a Torino e che si occupa di educazione, propone “IMPROVVISA REALTÀ”: un laboratorio teatrale per sperimentare che cosa vuol dire non solo fare gruppo, ma essere gruppo, con attività pensate per recuperare il tema dell’autostima e dell’essere se stessi.
Per le seconde liceo. Lunedì 3 aprile, Rosa Giuffrè, social media educator dal 2017 responsabile del progetto e del sito “Social education”, guiderà l’attività SESSUALMENTE LIBERI… O QUASI: sesso e affettività sono temi abusati e spesso impoveriti da un conformismo che impone delle maschere che impediscono agli adolescenti di esprimersi realmente per quello che sono, tutelando il valore inestimabile della propria intimità. Cerchiamo insieme il coraggio di fermarsi, scendere dalla giostra e capire davvero chi se!
Per le terze e quarte liceo nella giornata di venerdì 31 marzo è proposto l’incontro con 5 orizzonti di vita vissuta, nella originale normalità che accompagna ogni esistenza che affronta con serietà il mestiere di vivere. Ecco le cinque proposte:
Incontro con l’ONG Volontariato Internazionale per lo sviluppo (VIS) di Roma.
La guerra è una follia! I conflitti nel mondo sono tanti, troppi. Conflitti che generano situazioni di emergenza e contribuiscono ad accrescere il numero di persone, soprattutto donne e minori, che senza alcuna colpa si trovano a vivere in situazioni di vulnerabilità e pericolo. Il VIS è impegnato in molti Paesi a fianco dei Salesiani per rispondere a queste emergenze e fornire supporto alla popolazione.
Intervengono: Luca Cristaldi, responsabile settore campagne – educazione allo sviluppo e Emanuela Chiang, dipartimento programmi d’aiuto internazionale.
Incontro con ELENA CARESANI giornalista della RSI.
Al centro del suo intervento la costruzione di un programma radiofonico e la scelta degli argomenti di cui parlare sulla base dei principi qualitativi: rilevanza, indipendenza, varietà, professionalità, accessibilità.
Elena Caresani: redattrice e conduttrice di programmi a Rete Uno. Alla RSI dal 1985, nel 1988 e passata a Rete Tre dove ha ricoperto per tre anni il ruolo di Responsabile musicale. Ha esperienza in programmi di ogni natura, in diretta, registrati, speciali e fuori studio; nel coordinamento e produzione di programmi; in grafica sonora e promozione di programmi; in regolamenti per giochi e concorsi radiofonici.
Incontro con GRETA BROGLIO (pittrice).
L’artista condividerà il suo particolare rapporto con l’arte, di come questa l’abbia aiutata e salvata in tanti casi, di quanto sia una necessità per lei a livello comunicativo, del suo potere catartico, del suo legame con l’inconscio, della capacità che ha d’illuminare luoghi interiori che forse nemmeno sappiamo di avere, di quanto si debba andare oltre la tecnica per esprimere in totale libertà ciò che si ha dentro, di quanto l’arte possa aiutare a conoscersi e a leggersi meglio, quindi anche dell’importanza di scoprire e coltivare linguaggi diversi oltre quello “standard” delle parole.
Politica e dintorni con DIEGO BARATTI e NARA VALSANGIACOMO.
Un’occasione per accostarsi all’impegno in politica attraverso il confronto con due giovani candidati di schieramenti diversi ma accomunati dal desiderio di mettersi al servizio della collettività. La professoressa Valeria Gottardi sarà moderatrice dell’incontro.
Diego Baratti: nato nel 1997 a Sorengo. Attinente di Astano, e cresciuto a Ponte Capriasca, comune nel quale risiede ancora oggi. Attualmente studia economia aziendale all’Università di San Gallo.
Nara Valsangiacomo: 26 anni, è laureata in etnologia, scienze ambientali e dello sviluppo presso le università di Zurigo e Bologna. Attualmente e impiegata come segretaria presso l’Alleanza Territorio e Biodiversità
Keep calm: incontro con lo psicologo PAOLO BOZZATO.
L’adolescenza è caratterizzata da vistosi cambiamenti sul piano corporeo (associati a cambiamenti dello schema corporeo e dell’immagine di sè), sul piano psicologico (sviluppo del pensiero astratto e sperimentazione di emozioni spesso contrastanti), e sul piano relazionale (senso di appartenenza al gruppo di coetanei e distanza dal mondo degli adulti). Come ogni cambiamento è portatrice di ansietà.
Paolo Bozzato, PhD, psicologo, psicoterapeuta, e docente di Psicologia Sociale della Comunicazione all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese (I). È affiliato al Centro di Ricerca sui Fenomeni Linguistici e Culturali (CRiFLi) del medesimo ateneo.
Ci piace concludere con queste parole della lettera di presentazione del direttore don Claudio:
«Essere felici anche per l’amore che provano gli altri, non solo per quello che proviamo noi. Non nutrire mai invidia e, di conseguenza, mettersi al sicuro dalla disgrazia della solitudine. Vivere la vita con generosità, senza calcolare dove cadono i nostri piccoli atti di Bene. Camminare sorridendo, nonostante il dolore che attraversa i nostri giorni. Confido che, anche attraverso gli incontri che sono stati organizzati quest’anno, ciascuna e ciascuno di voi possa trovare una ragione per impegnarsi nel “cantiere della vita” avendo nel cuore uno di questi obiettivi. Non sono inseriti nei programmi ministeriali, ma in fondo sono la ragione vera per cui esiste il Liceo dell’Elvetico.»
























